IL KAJAL
Io non viaggio mai senza la mia boccetta di kajal in borsa. Wikipedia dice che è fatto con “…galena, malachite, zolfo e grasso animale”. Mi ricordano tanto gli ingredienti improbabili che mia madre ci diceva fossero contenuti nelle Big Babol® o nella Nutella®, per non farcele mangiare.
IN VIAGGIO COL KAJAL
Il kajal è l’unico trucco che mi porto in viaggio, e che utilizzo anche in città. Leggero e pratico, una volta che ci prendi la mano, è anche facile da applicare senza doversi specchiare. Ma il kajal è soprattutto facile da LEVARE. Non necessita di struccanti né di salviettine: viene via con l’acqua e disinfetta la mucosa dell’occhio. Lasciando un film di lieve polvere nera sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore, riesce a dare risalto allo sguardo più becero e rende attraente anche la donna più scialba. Quel nero negli occhi, per donne come anche per uomini, fa da “effetto rimmel” ma senza appiccicare le ciglia, donando uno sguardo intenso, e anche un pò tragico.
IL KAJAL FA DA ROMPI-GHIACCIO
Quando in viaggio tiro fuori la mia boccetta di legno comprata in Marocco contenente polvere di khol, le donne mi sorridono benevole. O forse divertite, nel vedere un’europea impiastricciarsi gli occhi all’orientale. In tutto Nord-Africa, in Medio Oriente come nel Sud-est asiatico, ossia in tutti i paesi attraversati dai mercanti arabi, quel mio gesto crudo e rapido riceve sempre sguardi amichevoli e compiacenti.
Con gli anni ho imparato ad applicarlo in 3 secondi netti, su di autobus sgarupato, come per strada mentre cammino: taac! E il gioco è fatto.
PERCHE’ LO AMO
Durante i viaggi on-the-road spesso ci si abbrutisce e si trascura l’aspetto in cambio della praticità. Quando si viaggia sui pullman notturni e ci si lava nelle stazioni, certo non si pensa a “Cosa mi metterò oggi?!” ma piuttosto: “Cosa ho nello zaino che ancora non puzza?!”. E quando prepari il borsone ogni oggetto dev’essere assolutamente indispensabile e leggero. Di certo non ti porti il beauty di Sephora sul Rio delle Amazzoni.
Adesso anche a casa sono diventata molto BASIC o minimal, come direbbero le riviste di moda, e metto sempre meno trucco. E quando le amiche maligne mi fanno notare che ho il trucco calato e sembro un panda di Chengdu, dico noncurante che si tratta di kajal. Come a dire: “No, cara, questo non è trucco. Lo indosso per pulire gli occhi dalla sabbia, per penetrare gli sguardi dei Tuareg…per proteggermi dal sole del deserto…per assomigliare ad una principessa indiana, o a una danzatrice di Bollywood…per far risaltare i colori dell’iride nei tramonti africani…“, e seguono sempre un coro di sopsiri: “Aaaah, Oooh… Certo…che bello il Kajaaaal…”
DOVE SI TROVA
Le boccette di vetro contenenti circa 5 grammi di khol (polvere nera) si possono acquistare facilmente nei mercati del venerdì nei pressi delle moschee o nei negozi arabi e cingalesi della vostra città. La confezione contiene anche un applicatore solitamente di vetro: un bastoncino lungo 4-5 cm stondato e liscio.
COME SI APPLICA
Intingere l’applicatore (il bastoncino di vetro) nella boccetta a posizionarlo orizzontalmente lungo l’occhio partendo dall’angolo interno. NON USARE LA PUNTA COME FOSSE UNA MATITA. Bisogna sfruttare la lunghezza dell’applicatore: serrare le palpebre (superiore e inferiore) a stringere il bastoncino in modo da chiuderelo in lunghezza e far scorrere verso l’esterno.
La polvere verrà così applicata sulle due palpebre contemporaneamente. Per un effetto “naturale”, applicare la notte e al mattino vi sveglierete già con il RIMMEL.
E’ da un anno che ce l’ho e non l’ho mai usato perché non capivo bene come si applicava! grazie ora proverò anche io! 😀
Anch’io proprio non immaginavo si usasse così…buono a sapersi! 🙂
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non riesco a trovarlo a milano
qualcuno mi sa dire dove comprarlo?
Ciao anch’io ho questo kajal regalato da mia suocera marocchina., ma ogni volta che lo applico brucia sempre da piangere. Mi aveca detto che con il tempo l occhio si abitava. Ma non è così. A te brucia?
Il Kajal ha un effetto un disinfettante e quando e’ nuovo (e attivo) un pochino stimola la lacrimazione. Ma dopo un pò l’effetto
scade e resta solo l’effetto “cosmetico”. Lascialo nella boccetta un mesetto e riprova!