ROMA NELL’ANNO DEL GALLO
Secondo un censimento ISTAT del 2016 gli immigrati cinesi presenti in Italia sono 271.330, pari al 5,4% del totale degli stranieri. Di questi nella capitale si registrano 19.973 (Milano ne conta oltre 35mila e Firenze 20mila), concentrati in particolare in alcune zone della città come l’Esquilino, Pigneto e Tor Bella Monaca. I cinesi residenti a Roma sono occupati per lo più nel settore della ristorazione, dell’abbigliamento, e del tessile, contribuendo largamente all’economia capitolina.
Si calcola che sono circa 65mila gli imprenditori italiani nati in Cina; questi rappresentano il 10% degli imprenditori stranieri totali in Italia. Considerando che gli occupati cinesi rappresentano circa il 5% degli occupati stranieri (tra i 15 e i 64 anni) e ipotizzando che abbiano la stessa produttività, si può stimare un valore aggiunto per il 2015 di circa 6 miliardi di euro di PIL.
CAPODANNO CINESE IN ITALIA
Non stupisce dunque che in occasione del Capodanno Cinese, che si è celebrato quest’anno il 28 Gennaio , Roma Capitale e le associazioni italia-cina hanno omaggiato – come da qualche anno a questa parte – l’influente comunità con eventi e spettacoli.
Gli appuntamenti canonici del Capodanno Cinese di Romaprevedono un mix di spettacoli tradizionali, intrattenimento, musica, e degustazioni gastronomiche. La tradizionale danza dei dragoni e dei leoni che sfilano anche nelle vie e si fermano nelle piazze per spaventare e tenere lontani gli spiriti maligni del quartiere Esquilino, fino a raggiungerne il cuore pulsante del Headquarter cinese nei giardini di Piazza Vittorio. A seguire spettacoli teatrali e musicali, con le esibizioni di artisti cinesi che indossano abiti e accessori folcloristici. Non mancano nell’allestimento urbano le decine di lanterne rosse, mentre i piatti della cucina
cinese vengono proposti non solo nei ristoranti cittadini, ma anche in postazioni temporanee disposte nelle aree coinvolte. La conclusione dell’evento è affidata a meravigliosi fuochi d’artificio, un’arte di cui i Cinesi sono maestri internazionali.
Alcuni piatti vengono appositamente consumati durante il Capodanno cinese per il loro significato simbolico. Le pietanze fortunate sono servite sotto la festività per 16 giorni, in particolare la notte di Capodanno; il simbolismo di buon auspicio di questi alimenti si basa sulla pronuncia del loro ideogramma o per l’aspetto.

PASTEGGIARE CON STILE A ROMA
Quest’anno, su invito della mia maestra di cinese, la gentilissima Lì Zhong dell’Istituto Confucio, ho potuto assaggiare le prelibatezze del ristorante Green T. nella zona del Pantheon e condividere usi e tradizioni cinesi da vicino. Questo ristorante piccolo e raccolto offre piatti nettamente superiori alla media delle centinaia di ristoranti cinesi, cino-giapponesi e all-you-can-eat della capitale. La cucina serve pochi piatti ma confezionati con cura e buon gusto. La presentazione, prima ancora della preparazione si rifà alle regole armoniche del Feng Shui il processo di cottura, deve diventare una meditazione attiva tra rituale di preparazione e il “mangiare”- in una esperienza spirituale -, che porta nel potente forza vitale che alimenta ogni aspetto del nostro essere.
A partire dagli antipasti Dumping e pane cotto al vapore farcito per seguitare con assaggi di montone, tufo, chow mien la cui “lunghezza” simboleggia l’auspicata longevità. Immancabile questo giorno il Pesce – Yù – il cui nome ricorda la parola “prosperità”, per terminare con la tradizionale trortino di riso dolce “colloso” . Una sorpresa è stata l’anatra alla Pechinese, di cui si mangia – in più portate – tutto. A partire dalla pelle croccante che dev’essere né troppo grassa ne troppo magra e intatta e bene tesa per non rompersi durante la cottura. Qui servita in piccoli pancake da farcire a piacimento con salsa di oyster cause, castagne e prugne. La carne poi viene saltata e servita con molte verdure, e infine il brodo di cottura viene servito in eleganti coppette con aggiunta di verdure tagliate a dadini.
Un vero pasto d Re…








Il periodo di festività si conclude dopo 16 giorni dal Capodanno. a sera del 15 ° giorno del primo mese lunare, nella notte di luna piena, le famiglie si riuniscono per la cena e escono a vedere i fuochi d’artificio e lanterne luminose. Le lanterne vengono liberate in aria, lasciate di volare via, o a galleggiare portate via dai fiumi. Anche a Roma a febbraio, in occasione del Festival delle Lanterne, si organizzano eventi per celebrare la ricorrenza.